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mercoledì 20 maggio 2020

APERTA l'INCHIESTA PUBBLICA sul progetto di IMPIANTO EOLICO INDUSTRIALE sul Monte Giogo di Villore

Lunedì scorso 18 maggio alle 18 si è aperta l'Inchiesta pubblica sul progetto eolico, richiesta da diversi gruppi e associazioni attivi sul territorio mugellano.

Causa emergenza COVID la seduta si è tenuta in videoconferenza, e dei 193 iscritti solo un centinaio circa sono riusciti a collegarsi - e va precisato che alcuni hanno dovuto provare più volte prima di riuscirci, mentre diversi hanno avuto difficoltà a comprendere l'audio, a tratti irrimediabilmente disturbato.
Non è stata pubblicata lista dei presenti, ma solo di chi ha preso la parola.

In questa seduta la presidentessa, nominata dalla Regione, ha raccolto la partecipazione e la posizione di chi ha voluto esprimersi - le associazioni e i partiti politici, la controparte AGSM. In apertura hanno espresso le proprie ragioni coloro che hanno richiesto l'inchiesta, avanzando inoltre formale richiesta di rimandare le sessioni della medesima a momenti in cui possa essere effettivamente garantita la pubblica partecipazione.
Pare che non sarà possibile, ma attendiamo di averne certezza.

Sono state avanzate delle candidature per la nomina dei commissari, che domani verranno nominati.

Molti hanno espresso, sia durante la conferenza sia a posteriori, dubbi sul procedimento d'emergenza che, sebbene sicuramente condotto in maniera impeccabile dalla presidentessa, non è parso in questa particolare modalità sufficientemente trasparente per garantire quei presupposti di dibattito democratico che dovrebbero esserne parte costituitiva e imprescindibile, nonché fine ultimo dell'inchiesta.

Come ottimo spunto di riflessione pubblichiamo la lettera inviata ieri sera da IDRA, la onlus nota a tutti i mugellani e i toscani per le importanti lotte svolte per la tutela del territorio negli anni passati.
Presto aggiornamenti, qui e altrove. La stampa sembra interessata a seguire quella che sta diventando - speriamo - un'occasione di dibattito pubblico che esca dalla cerchia degli esperti per coinvolgere e soprattutto INFORMARE LA POPOLAZIONE ANCORA IN GRAN PARTE IGNARA DI QUESTO PROGETTO CHE SI VUOLE FORTEMENTE REALIZZARE SOPRA LE LORO TESTE, TRASFORMANDO UN'AREA DI DELICATO E PREZIOSO PRESIDIO AMBIENTALE PER LA TOSCANA E L'EUROPA INTERA IN UNA ZONA INDUSTRIALE.

CTCM





martedì 19 maggio 2020

ORRIBILE SHOCK dopo aver firmato la petizione AVAAZ a favore del "GREEN NEW DEAL"

Riceviamo da Marco, amico e sostenitore della nostra lotta, e volentieri pubblichiamo:

«A seguito dello shock che ho vissuto trovandomi sullo schermo del computer quell'orrenda immagine, dopo aver firmato la petizione AVAAZ a favore del "GREEN NEW DEAL", petizione che sembra stia coinvolgendo centinaia di migliaia di persone, ho sentito il dovere di fare alcune ricerche e approfondimenti sulla “genuinità” di questa iniziativa diffusa a livello europeo o forse internazionale. Partiamo dal presupposto che i poteri forti sono preoccupati di questo urgente e inevitabile cambiamento che come civiltà dobbiamo attuare per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico da fonti fossili a fonti rinnovabili, nella speranza di riuscire a sopravvivere ancora un po' su questo fantastico pianeta.
E' chiaro che i grandi poteri economici stanno cercando di rendere il più indolore possibile l'allargamento ad altri soggetti il proprio monopolio di fornitori globali di energia.
Ci sono sicuramente due grandi problemi: il primo è che il sole è di tutti, il vento è di tutti, l'acqua è di tutti, la terra è di tutti. Il secondo è che le tecnologie sono in mano a tanti professionisti con livelli culturali medio alti. Queste persone pensano, studiano, approfondiscono, costano e per fortuna non tutte sono d'accordo con i sistemi di potere!
Tutto ciò significa che sono necessarie diverse strategie per rimanere in cima alla piramide economica mondiale e governare il nuovo monopolio di produzione energetica green.
L'immagine che ha scatenato in me queste riflessioni potrebbe rappresentare la strategia della bella favola!



In primo piano e sullo sfondo in un'atmosfera accogliente e calda emerge un fantastico panorama di pale eoliche industriali. Gli autori hanno sapientemente inserito messaggi di tranquillità in un'atmosfera green che risultano in alcuni casi anche subliminali, vedi rapace che vola alto nel cielo, vedi lavoratore illuminato dai raggi del sole molto ben attrezzato e in "sicurezza", vedi... se vogliamo tante altre sfumature.
Un’immagine da FAVOLA, che ci racconta:
"NOI vi facciamo felici con i NOSTRI, ma anche vostri, grandi impianti industriali che salveranno il pianeta e vi daranno lavoro e dignità!”
Perché è una favola? Sappiamo benissimo che un sistema di potere economico centrale non sarà mai in grado di mantenere la sostenibilità del pianeta, ma abbiamo bisogno del risveglio di una coscienza collettiva e sappiamo benissimo che le grandi lobby economiche non sono affatto interessate alla nostra felicità. La storia dell'eolico industriale in Italia in qualche modo ci ha già dato una risposta, ma le favole piacciono a quasi tutti!

Lo strumento AVAAZ è perfetto a questo scopo! Un portale di democrazia partecipata ma che può essere incanalata e controllata. La propria adesione in tante petizioni che ritieni "giuste" possono terminare con un messaggio finale distorto che potresti anche non notare, ma che inconsapevolmente ti pervade.

Che fare? (E' anche un famoso romanzo di lotta sociale)

Magari creare petizioni altrettanto significative sul vero concetto di energia partecipata.
Chiamare anche noi, come cittadinanza attiva, i leader europei affinché siano finanziati progetti locali di energia diffusa. Mostrare immagini con sistemi di reti energetiche diffuse efficienti, condividere, supportare e riconoscere professionisti che si impegnano per il bene di tutti e per l'unica possibile sostenibilità futura, la nostra vera "favola" per una rete energetica cooperativa e una comunità felice.


Grazie per le iniziative che state portando avanti come Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani e spero che questa breve riflessione possa essere di aiuto per altre idee e azioni di lotta contro l'egemonia dei poteri forti.»


– Grazie Marco, non sei l'unico ad aver vissuto e a segnalarci questa brutta esperienza. Abbiamo contattato AVAAZ Italia chiedendo spiegazioni, e ci hanno anche risposto: che non era loro intenzione, e che in realtà vogliono valutare molto bene quali sono le condizioni dell'eolico  eccetera. Peccato che ormai il pasticcio sia fatto, e che di rettifiche - se proprio sono così ingenui come dicono - non abbiamo visto nemmeno l'OMBRA.

lunedì 11 maggio 2020

Webinar CTCM: mercoledì 13 maggio h.21 - MAURIZIO PALLANTE

Grazie a MAURIZIO PALLANTE, il webinar di mercoledì 13 è stato un successo, con un buon numero di interventi, domande interessanti e appropriate - il video è GIA' ORA visibile integralmente qui: YOUTUBE - CRINALILIBERI non dimenticate LIKE e i COMMENTI.




Questo il testo con cui abbiamo annunciato la serata:

Si parla molto di GREEN NEWDEAL, ma a ben vedere ne parlano soprattutto le grandi compagnie energetiche, le associazioni "ambientaliste-solo-di-nome", e lo fanno da siti ben curati, da costose pagine di giornale, dalle redazioni dei media finanziati dai grandi capitali. 

NOI NON CI FIDIAMO!

Ne parlano infatti anche i politici delle maggioranze, tutti, dal piccolo comune all'Europa Unita, che impadronitisi della ribellione di Greta vogliono farsi belli di parole di speranza e impegno, spianando nella realtà la strada ai grandi gruppi industriali e alle clientele - in breve, ai veri responsabili della drammatica situazione in cui ci troviamo - senza affatto curarsi del territorio e dell'ambiente vero, quello che soffre e che viene schiacciato sempre di più da ogni iniziativa della società energivora, che non propone altra soluzione alla crisi che la costruzione di nuove centrali. Tali soluzioni prospettate come utili, dal punto di vista energetico sono del tutto inefficienti, si è visto proprio ora, e portano solo un nuovo spreco, con la distruzione di risorse, di territorio, e sofferenza delle popolazioni. L'ennesima autostrada ad alta velocità verso la definitiva distruzione del tessuto vivente dei paesi occidentali. Si è visto in Germania, dove l'eolico viene abbandonato, si vede in tutto il mondo, dove l'aumento forsennato dell'eolico non ha portato alcun beneficio nelle emissioni. L'unica vera strada, l'abbiamo vista in questi due mesi – e che funziona subito e a costo zero! – è la RIDUZIONE e la RAZIONALIZZAZIONE dei CONSUMI.

Per questo abbiamo deciso di invitare a parlare di questo GREEN NEW DEAL e dell'efficienza delle cosiddette rinnovabili MAURIZIO PALLANTE, decano del movimento ecologista, già promotore della DECRESCITA FELICE. Sempre aggiornatissimo e inascoltato, come Cassandra ha chiaramente illustrato e continua a battersi per scelte diverse e più economiche alla situazione in cui ci troviamo.

“PERCHE’ I CRINALI RESTINO LIBERI-3”
WEBINAR - 13 maggio, ore 21 – diretta ZOOM

a cura del Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani
sarà registrata sul canale YOUTUBE “CRINALILIBERI”

 MAURIZIO PALLANTE

ENERGIA eolica e rinnovabili: 

ripartenza e ricrescita – o decrescita? 

•Il problema non è sostituire le fonti ma ridurre gli sprechi, visto che l’energia che realmente usiamo non è più del 30% di quella prodotta.

• Si parla solo di diversificazione dell’offerta: ma se gli sprechi sono quasi l’80% della produzione, che senso ha aumentare l’offerta?

• Non sono i grandi impianti che possono farci uscire dall’emergenza, ma la creazione di una rete di piccoli impianti per lo scambio delle eccedenze.

Maurizio Pallante - Di formazione letterato, si è dedicato allo studio dell’ecologia, in particolare negli espetti che riguardano energia, tecnologia ed economia. Tra i fondatori dei Verdi (nel 1985) da cui è uscito nel 1992, fondatore del Comitato per l’uso razionale dell’energia (CURE), è stato consulente per il Ministero dell’Ambiente sull’efficienza energetica. Nel 2007 ha fondato il Movimento per la Decrescita Felice, di cui oggi è presidente emerito; nel 2017 con l’appello Sostenibilità equità solidarietà dà vita a un’associazione che promuove un sviluppo diverso della società. 
Ha pubblicato più di venti libri sui diversi aspetti dell’ecologia e della decrescita.

www.decrescitafelice.it
https://sostenibilitaequitasolidarieta.it/
fb: Maurizio Pallante

La relazione di Maurizio Pallante avrà la durata di circa 20 minuti  
dopo il relatore risponderà alle domande del pubblico 

Per accedere alla diretta, limitata a 100 posti, bisognerà usare il link

info: crinaliliberi@gmail.com


domenica 26 aprile 2020

I comitati devono andare all'attacco: stop agli incentivi per un anno

questo il succo del nuovo post di Alberto Cuppini su Rete per la Resistenza dei Crinali.

Come lui stesso sottolinea nella lettera di accompagnamento :

I comitati anti-eolici devono abbandonare i loro atteggiamenti difensivi, remissivi ed acquiescenti verso la super-panzana delle “rinnovabili buone” e salvifiche ed andare invece all’assalto degli speculatori, proponendo, in questa situazione emergenziale per il resto degli italiani, che essi rinuncino, almeno per i prossimi dodici mesi, alla sine cura della loro “stecca” di incentivi obbligatori. Già altri, sulla stampa nazionale, hanno fatto ventilare la possibilità di un “hair cut” di questi sussidi che non hanno nulla di umano (la definizione è di Calenda quando era ministro dello Sviluppo. Tremonti e Passera, da ministri, ne avevano dette persino di peggio). I 12 miliardi che tutti gli anni questi Signori si pappano basterebbero a pagare il conto equivalente al reintegro dei tagli alla Sanità pubblica degli ultimi anni, che hanno colto l’Italia, a differenza della Germania, del tutto impreparata di fronte all’emergenza Coronavirus. I comitati dovrebbero proporlo in massa sui social e nelle assemblee pubbliche sui nuovi progetti (che presto ripartiranno. Sia le assemblee che, purtroppo, i nuovi progetti, se non si esige dalla politica di smettere di foraggiare le sue clientele con la scusa della “Salvezza del Pianeta”).

lunedì 20 aprile 2020

CRINALILIBERI ora è anche un CANALE YOUTUBE



Da qualche giorno CRINALILIBERI ha aperto
un suo canale YOUTUBE.
Ancora ci sono pochi filmati - perché non siamo dei professionisti e dobbiamo imparare a gestire 
questi nuovi media. Per fortuna abbiamo tanta pazienza,
e speriamo col tempo di diventare 
più rapidi e scattanti. 
Segnalateci o inviateci filmati utili alla nostra causa,
 e li caricheremo.

La news di oggi è questa:

La prima videoconferenza di Crinaliliberi "PERCHE' I CRINALI RESTINO LIBERI"

divisa in due parti è stata caricata sul canale YOUTUBE-crinaliliberi. 

Tenutasi alle 21 del 15 aprile, aveva lo scopo di presentare 
il comitato, l'impianto contro cui lotta 
e aprire la serie delle prossime videoconferenze, 
con ospiti ed esperti...

Alla diretta, nonostante alcune difficoltà tecniche, hanno partecipato 28 persone - saranno molte di più la prossima volta! - con diversi di loro abbiamo interagito, e siamo determinatissimi a proseguire.

Presto vi aggiorneremo sui prossimi appuntamenti,
con ospiti di sicuro interesse.

Il link diretto alla videoconferenza è questo:


Buona visione
CTCM

martedì 14 aprile 2020

CARLA’ CAMPA, PASSIATORE: GRAZIE, PER NON AVERCI RISPOSTO!

        Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani
                                                                                                        

SINDACI DI VICCHIO E DICOMANO

CARLA’ CAMPA, PASSIATORE:
GRAZIE, PER NON AVERCI RISPOSTO!

Nota sul “Comunicato Congiunto” in non-risposta alla nostra 
lettera aperta ai primi cittadini di Vicchio e Dicomano



Cari Sindaci di Dicomano e Vicchio, come temevamo, la nostra lettera è rimasta senza risposta. Nella sostanza e nella forma: non avete risposto a noi, e non avete risposto alle nostre domande. Peggio ancora, per continuare a non rispondere avete fatto filtrare alla stampa un evasivo “Comunicato Congiunto” in cui vi siete nascosti dietro l’emergenza sanitaria. Speravamo che questo ce lo avreste risparmiato.

La mail che vi abbiamo spedito (proprio quella che tutti avevamo letto sugli organi d’informazione) è rimasta senza replica, e il vostro “Comunicato Congiunto” non ci è pervenuto in nessuna forma. Nemmeno sul sito dei vostri Comuni ne abbiamo trovato traccia. Ne siamo stati informati dalla stampa! Siamo stati costretti a fare i soliti salti (ormai siamo ben allenati, e saltiamo parecchio in alto!), per capire a chi vi rivolgevate, e quanto fosse rivolto a noi, quanto ad altri. Per esempio abbiamo letto che “I toni che sono stati usati da parte di qualcuno (saremmo noi del Comitato, nemmeno vi ricordate il nostro nome?!) sono inaccettabili, non sono degni di un confronto civile. Qui nessuno 'imbroglia', qui nessuno 'maschera'.

Non vi piacciono le nostre parole, ma più di così non potete andare: non potete certo dire che affermiamo il falso (testimone sono due sale gremite di persone), né potete minacciare querele, perché tutto quel che abbiamo scritto è TERRIBILMENTE VERO. Quanto al “mascherandosi” da noi usato: nemmeno era rivolto a voi, ma alla società di Verona. Possibile che la sentiate così vicina da non riuscire a distinguere quanto viene rinfacciato a lei da quanto viene rimproverato a voi?

E poi: non siamo stati noi a cominciare il gioco, ma la Regione, che ha publicato il Progetto in piena emergenza: ci accusate di una scorrettezza commessa dalla Pubblica Amministrazione!

Un altro simpatico “qui pro quo”: dite che «la Regione sta attualmente valutando l'attivazione della procedura della cosiddetta "inchiesta pubblica”», e fate credere al lettore che questo procedimento stia avvenendo con il vostro appoggio, se non proprio per vostra iniziativa - mentre l’inchiesta pubblica è stata richiesta dalle vostre opposizioni!?

E veniamo al punto dolente: parlate di emergenza sanitaria “siamo impegnati 24 ore su 24 a fare in modo che la salute dei cittadini sia tutelata”? A prescindere da quel che avete fatto e state facendo, fateci capire: l’emergenza sanitaria sarebbe iniziata il 31 dicembre? In gennaio e in febbraio dove eravate? Noi non ci siamo mossi da qui, ad aspettarvi. Cos’è questo, se non nascondersi e mascherare (ora sì lo diciamo a voi) una cosa per l’altra?
Torniamo al vostro “Comunicato Congiunto”: dov’è, chi l’ha visto? Sui siti dei nostri Comuni, dove l’abbiamo cercato invano, non c’è. Nemmeno nelle sezioni “filo diretto”, né in quelle “amministrazione trasparente”: non c’è nemmeno una parola sull’intera vicenda “eolico”!  L’avete però spedito alla stampa. Forse avete sbagliato indirizzo sulla busta?

Siamo decisamente indignati dal vostro modo di fare – dalla mancanza di rispetto con cui non-vi-rivolgete a chi come noi del COMITATO PER LA TUTELA DEI CRINALI MUGELLANI, cerca di farsi interprete delle ragioni della società civile, e non è altro che espressione democratica di parte, peraltro numerosa e sostenuta da numerosi simpatizzanti.

Per non parlare DELL’EVIDENTE INDIFFERENZA CHE IL VOSTRO ATTEGGIAMENTO RIVELA  PER TUTTI GLI ALTRI VICCHIESI E DICOMANESI, non solo quelli che forse non hanno gli strumenti per comprendere quale sia la posta in gioco, ma anche quelli che potrebbero capire molto bene, e a cui voi non fornite TALI strumenti, ma li occultate rintanandovi nelle pieghe della normativa – parliamo per esempio dell’elenco gli ESPROPRI, e del limite di 30 giorni ai proprietari per cercare di opporsi? -, cui non avete dedicato nemmeno un rigo di limpida e trasparente comunicazione sui siti dei vostri Comuni?

Del VOSTRO MODO DI AGIRE CI AVETE ORA DATO RIPROVA, nel vostro continuare a non informare i vostri concittadini, tacendo di tutto, delle scadenze, delle vere garanzie, dei danni e delle conseguenze che l’impianto, se costruito, porterebbe al territorio, senza peritarvi di rinunciare, per subentrato scrupolo, ad ammannire al popolo le solite formule vuote e traballanti a cui più nessuno crede.

Ci fermiamo qui, e qui restiamo, ribadendo che NON AVETE RISPOSTO A NEMMENO UNA DELLE NOSTRE NUMEROSE E CIRCOSTANZIATE DOMANDE, E NON AVETE NEMMENO ACCETTATO LA NOSTRA PROPOSTA DI CONFRONTO.







Mercoledì 15 aprile alle 21 il comitato esporrà le criticità del progetto AGSM in una videoconferenza su internet, a cui potrà accedere un numero di 100 partecipanti. Per iscrizioni: crinaliliberi@gmail.com






COMITATO PER LA TUTELA DEI CRINALI MUGELLANI

14 aprile, Dicomano – Vicchio

LETTERA SULLO STRANO CASO DELL’EOLICO A RUFINA

L’altro giorno, venerdì di Pasqua, nella casella postale del Comitato è stata recapitata questa lettera che vi proponiamo. Sembra astiosa, sembra rancorosa e polemica. Arrivati in fondo, e riconsiderando quel che dice, ci siamo però resi conto che astio e rancore erano soltanto nostri, perché ci accorgevamo d’essere stati trattati ancora una volta in maniera indegna. Ringraziamo quindi questo sconosciuto Barone Rampante, e tutti quelli che hanno il coraggio di gridare contro le furbizie e la scorrettezza che si possono annidare anche in un comportamento formalmente inattaccabile – inaccettabile però per ogni cittadino che abbia un senso delle correttezza e della giustizia che non sia puramente strumentale, ma rispettoso della dignità comune. Questo è lo spirito in cui si riconosce il Comitato, questo ciò per cui combatte.
CTCM, 14 aprile 2020


LETTERA SULLO STRANO CASO DELL’EOLICO A RUFINA

di Barone Rampante

Vi scrivo perché oggi mi sono chiesto se al Comune di Rufina la pandemia da coronavirus sia particolarmente clemente. Sì, perché è accaduto il fatto seguente. Pochi giorni fa, sulla pagina Facebook Crinaliliberi, il Comitato ha diffuso la news de "La Nazione" che pubblicava l'elenco delle "particelle catastali interessate dall’apposizione del vincolo preordinato all’ESPROPRIO e/o asservimento e/o occupazione temporanea": tutto finalizzato ai lavori previsti per la centrale eolica industriale di AGSM Verona S.p.A. sul crinale del nostro Appennino.
Ho provato a contare le particelle catastali interessate, ma ho... perso il conto: sono comunque circa 800. Ho allora contato le "ditte" catastali, cioè il numero dei soggetti proprietari di tali particelle, e lì ci sono riuscito: 116. Ogni "ditta" catastale è però spesso formata da più persone fisiche, comproprietari o co-eredi. Posso ipotizzare che la proprietà di almeno due o trecento persone stia quindi per essere pregiudicata dai lavori per la centrale eolica. E non parlo tanto delle particelle del crinale, quanto piuttosto di quelle lungo le strade di accesso dei mezzi d'opera.

Bene: ci si potrebbe attendere che un'amministrazione comunale attenta ai diritti dei propri cittadini si preoccupi di tenerli ben informati di cosa stia succedendo alle loro proprietà sui rispettivi territori: mica tutti comprano, leggono o diffondono "La Nazione"... Ebbene, una di queste 800 particelle (sì, una!), è situata in comune di Rufina e, diligentemente, il comune di Rufina, sin dal 31 marzo scorso ha pubblicato anch'esso, sulla home page del proprio sito istituzionale, nella sezione "In Evidenza", l'"Avviso pubblico di avvio procedimento per il rilascio di Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale" relativo al "Progetto impianto eolico Monte Giogo di Villore".

Sono allora andato sui siti istituzionali dei Comuni di Vicchio e Dicomano, a cercare un analogo "Avviso Pubblico", visto che la stragrande maggioranza delle particelle catastali elencate rientrano nei loro territori. Ma sulle home page non c'era nulla. Vabbè, mi son detto, lo avranno messo in qualche pagina dedicata a cose come queste. Sezione "In evidenza"? Niente. "Amministrazione trasparente"? Nisba! "Bandi, avvisi"? Neppure per idea. Allora, incredulo, ho via via digitato, nei motori di ricerca di entrambi i siti, le parole "agsm", "eolico", "esproprio", "espropri" (sì, sia al singolare che al plurale, ero sull'orlo della disperazione...), ma le uniche cose che ho visto sono stati i comunicati... dell'anno scorso, con le belle foto di gruppo della gita delle pentole.
Ho allora aperto il link all'"Albo Pretorio", ma giusto così, perché qualcuno più qualificato di me me lo ha suggerito, citando un famigerato comma 2, di un anonimo articolo 11, di un certo Decreto del Presidente della Repubblica n. 327, con remota data di 19 anni fa (8 giugno 2001). Ho spulciato e, sì, finalmente!... ho trovato l'Avviso Pubblico, fra decine di righe di link, molte delle quali da aprire giusto per capire cosa c'era dietro. Comunque sia, l'ottemperanza al comma 2 dell'articolo 11 ecc. ecc. è salva. Meno male, allora lo sanno, non hanno fatto errori formali, non se ne sono dimenticati. No. La questione però, a questo punto, è molto più grave: hanno deliberatamente scelto di non dire nulla a nessuno.

È poco carino che un Comune, che tanto dice di volersi spendere per decarbonizzare il Pianeta (lasciando però sbracare per sempre i suoi monti e i suoi boschi da qualcuno venuto da fuori...), non si ponga almeno il problema del pregiudizio che ne deriverà alle proprietà immobiliari del rispettivo territorio. Soprattutto se questo pregiudizio deriverà da un progetto per la cui promozione il sindaco in persona si è già speso prima ancora che fosse terminato e presentato, accettando di farsi accompagnare a Verona, a casa dal proponente, per dirsi (ma... fra loro, ditta, sindaci e consiglieri comunali) cose che i cittadini che li avevano eletti NON HANNO POTUTO SENTIRE. Sì, perché, ricordiamocelo bene, la gita delle pentole organizzata da AGSM, per noi peones della cittadinanza, è stata ben successiva e ben separata dalla prima. E hanno un bel dirci che AGSM non ci ha raccontato nulla di diverso da quello che ha raccontato ai sindaci: perché allora incontrarci in contesti separati, se le cose di cui parlare sono davvero le stesse? E ovviamente, nemmeno lì, nemmeno un accenno agli espropri.

Torniamo all'avviso pubblico pubblicato dal Comune di Rufina: devo evidenziare una cosa che mi sembra importantissima, visto che certi sindaci si limitano strettamente al "minimo sindacale" di una recondita pubblicazione sull'Albo Pretorio. 
Sappiamo che la possibilità di esprimere osservazioni al progetto in sé (e ai suoi allegati ambientali e paesaggistici) scade entro 60 giorni dalla data della sua pubblicazione (e anche questo i sindaci non l’hanno detto), fatte salve le proroghe legate all’emergenza sanitaria. Ma, ATTENTI: la possibilità di far pervenire le eventuali osservazioni AI VINCOLI ESPROPRIATIVI (e alle varianti urbanistiche, definite "possibili"), scade ENTRO SOLI 30 giorni, non entro 60. E andranno inviate NON SOLO al Settore “Valutazione impatto ambientale" della Regione Toscana, che ha sede a Firenze in piazza Unità italiana 1, MA ANCHE al Settore “Servizi Pubblici Locali, Energia e Inquinamenti”, in via di Novoli 26.
Visto che non le dice nessuno queste cose, come faranno i proprietari "espropriandi" o "occupandi" a saperlo? Glielo dico io, per tramite del fantomatico Comitato: «andate a consultare l'Albo Pretorio, prima che sia troppo tardi, perché se aspettate che lo facciano i vostri sindaci o i vostri rappresentanti, fate in tempo a farvi espropriare».
Cosa risponderanno i sindaci di Vicchio e Dicomano? Che c'è il coronavirus? E che quindi non hanno il tempo di far sì che chiunque apra il sito del loro comune prenda SUBITO visione dell'Avviso Pubblico?
Ma a Rufina, per l’appunto: lì non c'è il coronavirus?

Ed è così che mi sono spiegato il sogno che ho fatto l'altra notte. Ve lo racconto. 
Il nostro sindaco riceveva in un comune un ricco signore, per parlare di non sapevamo cosa. Poi, però, entusiasta, ma non sapevo perché, il sindaco andava alla finestra a sbracciarsi per magnificare a tutti i suoi cittadini i pregi dell'opera appena propostagli da quel ricco signore, affacciato anche lui alla finestra, ma un po' in ombra. Poi, con i consiglieri comunali, di maggioranza o meno non importa, accettava l'invito a casa di quel ricco signore per vedere un'opera analoga a quella che gli era stata proposta. Visti i dubbi, alcuni dei suoi concittadini, erano andati nel frattempo poco lontano, a vederne una DAVVERO analoga a quella di cui avevano sentito parlare, e non gli era piaciuta neanche un po'. Alle loro obiezioni il sindaco rassicurò i cittadini, anche loro sarebbero potuti andare (prenotandosi) a casa di quel ricco signore ad ammirare l'opera, ma... dopo, non con lui e i consiglieri. Estasiato, tornava quindi nel suo comunello, e si rinchiudeva nel suo ufficio, a fare tante cose, contento come una Pasqua.
Intanto fuori i cittadini, compresi quelli che lo avevano votato, cominciarono a chiedersi che vantaggi sarebbero venuti, a loro e al Pianeta, da quell'opera; ma un vantaggio serio, che fosse uno, non lo trovavano. Anzi. Noi, intanto, che stiamo vicini al luogo in cui è prevista l'opera, ci ritrovavamo con il comune alle calcagna ogni volta che vogliamo spostare mezzo cesso, dovendo però rinunciare ad allargare la finestra. Ma un vicino mi ha detto che la costruzione di quell'opera ci avrebbe tolto un pezzo di bosco, un pezzo di cortile, che la linea elettrica di collegamento mi passava a pochi metri da casa. E che casa nostra, che avevamo scelto proprio perché era in mezzo a una valle tranquilla e appartata, si sarebbe trovata circondata da una zona industriale, con una corona di spine di otto torri d'acciaio e fibra di vetro, tali che, se anche avessimo voluto vendere tutto per andarcene da un'altra parte, avremmo incassato una cicca. 
Allora sono corso a valle, dal sindaco. Era sera, l’ho visto di spalle mentre saliva in una vettura. Di lontano gli ho gridato: "Sindaco, ma perché?!". Lui si è girato verso di me, prima di andarsene, ma non era lui, aveva un'espressione di sufficienza e il volto di Alberto Sordi, e mi rispondeva: "Perché io so' io, e tu nun sei ‘n’ cazz’,,!"


NB Per chi non lo sapesse, la citazione in chiusura è proprio Alberto Sordi, nelle mitiche vesti del Marchese del Grillo.