domenica 26 aprile 2020

I comitati devono andare all'attacco: stop agli incentivi per un anno

questo il succo del nuovo post di Alberto Cuppini su Rete per la Resistenza dei Crinali.

Come lui stesso sottolinea nella lettera di accompagnamento :

I comitati anti-eolici devono abbandonare i loro atteggiamenti difensivi, remissivi ed acquiescenti verso la super-panzana delle “rinnovabili buone” e salvifiche ed andare invece all’assalto degli speculatori, proponendo, in questa situazione emergenziale per il resto degli italiani, che essi rinuncino, almeno per i prossimi dodici mesi, alla sine cura della loro “stecca” di incentivi obbligatori. Già altri, sulla stampa nazionale, hanno fatto ventilare la possibilità di un “hair cut” di questi sussidi che non hanno nulla di umano (la definizione è di Calenda quando era ministro dello Sviluppo. Tremonti e Passera, da ministri, ne avevano dette persino di peggio). I 12 miliardi che tutti gli anni questi Signori si pappano basterebbero a pagare il conto equivalente al reintegro dei tagli alla Sanità pubblica degli ultimi anni, che hanno colto l’Italia, a differenza della Germania, del tutto impreparata di fronte all’emergenza Coronavirus. I comitati dovrebbero proporlo in massa sui social e nelle assemblee pubbliche sui nuovi progetti (che presto ripartiranno. Sia le assemblee che, purtroppo, i nuovi progetti, se non si esige dalla politica di smettere di foraggiare le sue clientele con la scusa della “Salvezza del Pianeta”).

lunedì 20 aprile 2020

CRINALILIBERI ora è anche un CANALE YOUTUBE



Da qualche giorno CRINALILIBERI ha aperto
un suo canale YOUTUBE.
Ancora ci sono pochi filmati - perché non siamo dei professionisti e dobbiamo imparare a gestire 
questi nuovi media. Per fortuna abbiamo tanta pazienza,
e speriamo col tempo di diventare 
più rapidi e scattanti. 
Segnalateci o inviateci filmati utili alla nostra causa,
 e li caricheremo.

La news di oggi è questa:

La prima videoconferenza di Crinaliliberi "PERCHE' I CRINALI RESTINO LIBERI"

divisa in due parti è stata caricata sul canale YOUTUBE-crinaliliberi. 

Tenutasi alle 21 del 15 aprile, aveva lo scopo di presentare 
il comitato, l'impianto contro cui lotta 
e aprire la serie delle prossime videoconferenze, 
con ospiti ed esperti...

Alla diretta, nonostante alcune difficoltà tecniche, hanno partecipato 28 persone - saranno molte di più la prossima volta! - con diversi di loro abbiamo interagito, e siamo determinatissimi a proseguire.

Presto vi aggiorneremo sui prossimi appuntamenti,
con ospiti di sicuro interesse.

Il link diretto alla videoconferenza è questo:


Buona visione
CTCM

martedì 14 aprile 2020

CARLA’ CAMPA, PASSIATORE: GRAZIE, PER NON AVERCI RISPOSTO!

        Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani
                                                                                                        

SINDACI DI VICCHIO E DICOMANO

CARLA’ CAMPA, PASSIATORE:
GRAZIE, PER NON AVERCI RISPOSTO!

Nota sul “Comunicato Congiunto” in non-risposta alla nostra 
lettera aperta ai primi cittadini di Vicchio e Dicomano



Cari Sindaci di Dicomano e Vicchio, come temevamo, la nostra lettera è rimasta senza risposta. Nella sostanza e nella forma: non avete risposto a noi, e non avete risposto alle nostre domande. Peggio ancora, per continuare a non rispondere avete fatto filtrare alla stampa un evasivo “Comunicato Congiunto” in cui vi siete nascosti dietro l’emergenza sanitaria. Speravamo che questo ce lo avreste risparmiato.

La mail che vi abbiamo spedito (proprio quella che tutti avevamo letto sugli organi d’informazione) è rimasta senza replica, e il vostro “Comunicato Congiunto” non ci è pervenuto in nessuna forma. Nemmeno sul sito dei vostri Comuni ne abbiamo trovato traccia. Ne siamo stati informati dalla stampa! Siamo stati costretti a fare i soliti salti (ormai siamo ben allenati, e saltiamo parecchio in alto!), per capire a chi vi rivolgevate, e quanto fosse rivolto a noi, quanto ad altri. Per esempio abbiamo letto che “I toni che sono stati usati da parte di qualcuno (saremmo noi del Comitato, nemmeno vi ricordate il nostro nome?!) sono inaccettabili, non sono degni di un confronto civile. Qui nessuno 'imbroglia', qui nessuno 'maschera'.

Non vi piacciono le nostre parole, ma più di così non potete andare: non potete certo dire che affermiamo il falso (testimone sono due sale gremite di persone), né potete minacciare querele, perché tutto quel che abbiamo scritto è TERRIBILMENTE VERO. Quanto al “mascherandosi” da noi usato: nemmeno era rivolto a voi, ma alla società di Verona. Possibile che la sentiate così vicina da non riuscire a distinguere quanto viene rinfacciato a lei da quanto viene rimproverato a voi?

E poi: non siamo stati noi a cominciare il gioco, ma la Regione, che ha publicato il Progetto in piena emergenza: ci accusate di una scorrettezza commessa dalla Pubblica Amministrazione!

Un altro simpatico “qui pro quo”: dite che «la Regione sta attualmente valutando l'attivazione della procedura della cosiddetta "inchiesta pubblica”», e fate credere al lettore che questo procedimento stia avvenendo con il vostro appoggio, se non proprio per vostra iniziativa - mentre l’inchiesta pubblica è stata richiesta dalle vostre opposizioni!?

E veniamo al punto dolente: parlate di emergenza sanitaria “siamo impegnati 24 ore su 24 a fare in modo che la salute dei cittadini sia tutelata”? A prescindere da quel che avete fatto e state facendo, fateci capire: l’emergenza sanitaria sarebbe iniziata il 31 dicembre? In gennaio e in febbraio dove eravate? Noi non ci siamo mossi da qui, ad aspettarvi. Cos’è questo, se non nascondersi e mascherare (ora sì lo diciamo a voi) una cosa per l’altra?
Torniamo al vostro “Comunicato Congiunto”: dov’è, chi l’ha visto? Sui siti dei nostri Comuni, dove l’abbiamo cercato invano, non c’è. Nemmeno nelle sezioni “filo diretto”, né in quelle “amministrazione trasparente”: non c’è nemmeno una parola sull’intera vicenda “eolico”!  L’avete però spedito alla stampa. Forse avete sbagliato indirizzo sulla busta?

Siamo decisamente indignati dal vostro modo di fare – dalla mancanza di rispetto con cui non-vi-rivolgete a chi come noi del COMITATO PER LA TUTELA DEI CRINALI MUGELLANI, cerca di farsi interprete delle ragioni della società civile, e non è altro che espressione democratica di parte, peraltro numerosa e sostenuta da numerosi simpatizzanti.

Per non parlare DELL’EVIDENTE INDIFFERENZA CHE IL VOSTRO ATTEGGIAMENTO RIVELA  PER TUTTI GLI ALTRI VICCHIESI E DICOMANESI, non solo quelli che forse non hanno gli strumenti per comprendere quale sia la posta in gioco, ma anche quelli che potrebbero capire molto bene, e a cui voi non fornite TALI strumenti, ma li occultate rintanandovi nelle pieghe della normativa – parliamo per esempio dell’elenco gli ESPROPRI, e del limite di 30 giorni ai proprietari per cercare di opporsi? -, cui non avete dedicato nemmeno un rigo di limpida e trasparente comunicazione sui siti dei vostri Comuni?

Del VOSTRO MODO DI AGIRE CI AVETE ORA DATO RIPROVA, nel vostro continuare a non informare i vostri concittadini, tacendo di tutto, delle scadenze, delle vere garanzie, dei danni e delle conseguenze che l’impianto, se costruito, porterebbe al territorio, senza peritarvi di rinunciare, per subentrato scrupolo, ad ammannire al popolo le solite formule vuote e traballanti a cui più nessuno crede.

Ci fermiamo qui, e qui restiamo, ribadendo che NON AVETE RISPOSTO A NEMMENO UNA DELLE NOSTRE NUMEROSE E CIRCOSTANZIATE DOMANDE, E NON AVETE NEMMENO ACCETTATO LA NOSTRA PROPOSTA DI CONFRONTO.







Mercoledì 15 aprile alle 21 il comitato esporrà le criticità del progetto AGSM in una videoconferenza su internet, a cui potrà accedere un numero di 100 partecipanti. Per iscrizioni: crinaliliberi@gmail.com






COMITATO PER LA TUTELA DEI CRINALI MUGELLANI

14 aprile, Dicomano – Vicchio

LETTERA SULLO STRANO CASO DELL’EOLICO A RUFINA

L’altro giorno, venerdì di Pasqua, nella casella postale del Comitato è stata recapitata questa lettera che vi proponiamo. Sembra astiosa, sembra rancorosa e polemica. Arrivati in fondo, e riconsiderando quel che dice, ci siamo però resi conto che astio e rancore erano soltanto nostri, perché ci accorgevamo d’essere stati trattati ancora una volta in maniera indegna. Ringraziamo quindi questo sconosciuto Barone Rampante, e tutti quelli che hanno il coraggio di gridare contro le furbizie e la scorrettezza che si possono annidare anche in un comportamento formalmente inattaccabile – inaccettabile però per ogni cittadino che abbia un senso delle correttezza e della giustizia che non sia puramente strumentale, ma rispettoso della dignità comune. Questo è lo spirito in cui si riconosce il Comitato, questo ciò per cui combatte.
CTCM, 14 aprile 2020


LETTERA SULLO STRANO CASO DELL’EOLICO A RUFINA

di Barone Rampante

Vi scrivo perché oggi mi sono chiesto se al Comune di Rufina la pandemia da coronavirus sia particolarmente clemente. Sì, perché è accaduto il fatto seguente. Pochi giorni fa, sulla pagina Facebook Crinaliliberi, il Comitato ha diffuso la news de "La Nazione" che pubblicava l'elenco delle "particelle catastali interessate dall’apposizione del vincolo preordinato all’ESPROPRIO e/o asservimento e/o occupazione temporanea": tutto finalizzato ai lavori previsti per la centrale eolica industriale di AGSM Verona S.p.A. sul crinale del nostro Appennino.
Ho provato a contare le particelle catastali interessate, ma ho... perso il conto: sono comunque circa 800. Ho allora contato le "ditte" catastali, cioè il numero dei soggetti proprietari di tali particelle, e lì ci sono riuscito: 116. Ogni "ditta" catastale è però spesso formata da più persone fisiche, comproprietari o co-eredi. Posso ipotizzare che la proprietà di almeno due o trecento persone stia quindi per essere pregiudicata dai lavori per la centrale eolica. E non parlo tanto delle particelle del crinale, quanto piuttosto di quelle lungo le strade di accesso dei mezzi d'opera.

Bene: ci si potrebbe attendere che un'amministrazione comunale attenta ai diritti dei propri cittadini si preoccupi di tenerli ben informati di cosa stia succedendo alle loro proprietà sui rispettivi territori: mica tutti comprano, leggono o diffondono "La Nazione"... Ebbene, una di queste 800 particelle (sì, una!), è situata in comune di Rufina e, diligentemente, il comune di Rufina, sin dal 31 marzo scorso ha pubblicato anch'esso, sulla home page del proprio sito istituzionale, nella sezione "In Evidenza", l'"Avviso pubblico di avvio procedimento per il rilascio di Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale" relativo al "Progetto impianto eolico Monte Giogo di Villore".

Sono allora andato sui siti istituzionali dei Comuni di Vicchio e Dicomano, a cercare un analogo "Avviso Pubblico", visto che la stragrande maggioranza delle particelle catastali elencate rientrano nei loro territori. Ma sulle home page non c'era nulla. Vabbè, mi son detto, lo avranno messo in qualche pagina dedicata a cose come queste. Sezione "In evidenza"? Niente. "Amministrazione trasparente"? Nisba! "Bandi, avvisi"? Neppure per idea. Allora, incredulo, ho via via digitato, nei motori di ricerca di entrambi i siti, le parole "agsm", "eolico", "esproprio", "espropri" (sì, sia al singolare che al plurale, ero sull'orlo della disperazione...), ma le uniche cose che ho visto sono stati i comunicati... dell'anno scorso, con le belle foto di gruppo della gita delle pentole.
Ho allora aperto il link all'"Albo Pretorio", ma giusto così, perché qualcuno più qualificato di me me lo ha suggerito, citando un famigerato comma 2, di un anonimo articolo 11, di un certo Decreto del Presidente della Repubblica n. 327, con remota data di 19 anni fa (8 giugno 2001). Ho spulciato e, sì, finalmente!... ho trovato l'Avviso Pubblico, fra decine di righe di link, molte delle quali da aprire giusto per capire cosa c'era dietro. Comunque sia, l'ottemperanza al comma 2 dell'articolo 11 ecc. ecc. è salva. Meno male, allora lo sanno, non hanno fatto errori formali, non se ne sono dimenticati. No. La questione però, a questo punto, è molto più grave: hanno deliberatamente scelto di non dire nulla a nessuno.

È poco carino che un Comune, che tanto dice di volersi spendere per decarbonizzare il Pianeta (lasciando però sbracare per sempre i suoi monti e i suoi boschi da qualcuno venuto da fuori...), non si ponga almeno il problema del pregiudizio che ne deriverà alle proprietà immobiliari del rispettivo territorio. Soprattutto se questo pregiudizio deriverà da un progetto per la cui promozione il sindaco in persona si è già speso prima ancora che fosse terminato e presentato, accettando di farsi accompagnare a Verona, a casa dal proponente, per dirsi (ma... fra loro, ditta, sindaci e consiglieri comunali) cose che i cittadini che li avevano eletti NON HANNO POTUTO SENTIRE. Sì, perché, ricordiamocelo bene, la gita delle pentole organizzata da AGSM, per noi peones della cittadinanza, è stata ben successiva e ben separata dalla prima. E hanno un bel dirci che AGSM non ci ha raccontato nulla di diverso da quello che ha raccontato ai sindaci: perché allora incontrarci in contesti separati, se le cose di cui parlare sono davvero le stesse? E ovviamente, nemmeno lì, nemmeno un accenno agli espropri.

Torniamo all'avviso pubblico pubblicato dal Comune di Rufina: devo evidenziare una cosa che mi sembra importantissima, visto che certi sindaci si limitano strettamente al "minimo sindacale" di una recondita pubblicazione sull'Albo Pretorio. 
Sappiamo che la possibilità di esprimere osservazioni al progetto in sé (e ai suoi allegati ambientali e paesaggistici) scade entro 60 giorni dalla data della sua pubblicazione (e anche questo i sindaci non l’hanno detto), fatte salve le proroghe legate all’emergenza sanitaria. Ma, ATTENTI: la possibilità di far pervenire le eventuali osservazioni AI VINCOLI ESPROPRIATIVI (e alle varianti urbanistiche, definite "possibili"), scade ENTRO SOLI 30 giorni, non entro 60. E andranno inviate NON SOLO al Settore “Valutazione impatto ambientale" della Regione Toscana, che ha sede a Firenze in piazza Unità italiana 1, MA ANCHE al Settore “Servizi Pubblici Locali, Energia e Inquinamenti”, in via di Novoli 26.
Visto che non le dice nessuno queste cose, come faranno i proprietari "espropriandi" o "occupandi" a saperlo? Glielo dico io, per tramite del fantomatico Comitato: «andate a consultare l'Albo Pretorio, prima che sia troppo tardi, perché se aspettate che lo facciano i vostri sindaci o i vostri rappresentanti, fate in tempo a farvi espropriare».
Cosa risponderanno i sindaci di Vicchio e Dicomano? Che c'è il coronavirus? E che quindi non hanno il tempo di far sì che chiunque apra il sito del loro comune prenda SUBITO visione dell'Avviso Pubblico?
Ma a Rufina, per l’appunto: lì non c'è il coronavirus?

Ed è così che mi sono spiegato il sogno che ho fatto l'altra notte. Ve lo racconto. 
Il nostro sindaco riceveva in un comune un ricco signore, per parlare di non sapevamo cosa. Poi, però, entusiasta, ma non sapevo perché, il sindaco andava alla finestra a sbracciarsi per magnificare a tutti i suoi cittadini i pregi dell'opera appena propostagli da quel ricco signore, affacciato anche lui alla finestra, ma un po' in ombra. Poi, con i consiglieri comunali, di maggioranza o meno non importa, accettava l'invito a casa di quel ricco signore per vedere un'opera analoga a quella che gli era stata proposta. Visti i dubbi, alcuni dei suoi concittadini, erano andati nel frattempo poco lontano, a vederne una DAVVERO analoga a quella di cui avevano sentito parlare, e non gli era piaciuta neanche un po'. Alle loro obiezioni il sindaco rassicurò i cittadini, anche loro sarebbero potuti andare (prenotandosi) a casa di quel ricco signore ad ammirare l'opera, ma... dopo, non con lui e i consiglieri. Estasiato, tornava quindi nel suo comunello, e si rinchiudeva nel suo ufficio, a fare tante cose, contento come una Pasqua.
Intanto fuori i cittadini, compresi quelli che lo avevano votato, cominciarono a chiedersi che vantaggi sarebbero venuti, a loro e al Pianeta, da quell'opera; ma un vantaggio serio, che fosse uno, non lo trovavano. Anzi. Noi, intanto, che stiamo vicini al luogo in cui è prevista l'opera, ci ritrovavamo con il comune alle calcagna ogni volta che vogliamo spostare mezzo cesso, dovendo però rinunciare ad allargare la finestra. Ma un vicino mi ha detto che la costruzione di quell'opera ci avrebbe tolto un pezzo di bosco, un pezzo di cortile, che la linea elettrica di collegamento mi passava a pochi metri da casa. E che casa nostra, che avevamo scelto proprio perché era in mezzo a una valle tranquilla e appartata, si sarebbe trovata circondata da una zona industriale, con una corona di spine di otto torri d'acciaio e fibra di vetro, tali che, se anche avessimo voluto vendere tutto per andarcene da un'altra parte, avremmo incassato una cicca. 
Allora sono corso a valle, dal sindaco. Era sera, l’ho visto di spalle mentre saliva in una vettura. Di lontano gli ho gridato: "Sindaco, ma perché?!". Lui si è girato verso di me, prima di andarsene, ma non era lui, aveva un'espressione di sufficienza e il volto di Alberto Sordi, e mi rispondeva: "Perché io so' io, e tu nun sei ‘n’ cazz’,,!"


NB Per chi non lo sapesse, la citazione in chiusura è proprio Alberto Sordi, nelle mitiche vesti del Marchese del Grillo.

mercoledì 1 aprile 2020

Lettera ai sindaci di Dicomano e Vicchio

CARI SINDACI DI VICCHIO E DICOMANO
CARLA’ CAMPA, PASSIATORE:
il progetto dell’IMPIANTO EOLICO INDUSTRIALE
è STATO PUBBLICATO – e voi TACETE?!?!
DOVE SIETE!?( e il CONFRONTO PROMESSO!?!?)
– lettera aperta a primi cittadini di Vicchio e Dicomano, in attesa di diventare affissione pubblica –



DOVE SIETE FINITI?! – Quando avete invitato AGSM a presentare alla popolazione il progetto del disastroso impianto eolico industriale, che rovinerà per sempre i nostri crinali, avete ripetutamente affermato e promesso che vi sareste interessati, lo avreste studiato, e ci avreste incontrato “chissà quante volte” per discuterne insieme, prima che ci venisse appioppato!

Bene, il progetto era stato presentato a fine dicembre: AVETE AVUTO TRE MESI PER STUDIARLO, e non vi siete fatti vedere né sentire. Ora il progetto è stato presentato, il 23 marzo. Nessuno dice niente E INTANTO È PARTITO IL CONTO ALLA ROVESCIA, resteranno solo SESSANTA GIORNI (+15 forse di indennità antivirus) per cercare di fermarlo prima della CONFERENZA DEI SERVIZI, che deciderà se costruirlo o no, senza appello. E siccome voi state zitti, ma in quella sede avrete diritto di voto:

NOI CITTADINI VOGLIAMO SAPERE COSA VOTERETE
PERCHÉ ANCORA NON CE L’AVETE DETTO

Siamo molto …amareggiati, anche perché speravamo di vedervi il 15 febbraio in municipio a Dicomano, ad ascoltare le RAGIONI DEL NO, ad ascoltare e poi discutere insieme a noi le terrificanti esperienze di chi simili impianti li ha già subiti, e di chi, da tecnico della Regione, ha cercato di fermare questa insensata corsa alla distruzione del patrimonio naturale e paesaggistico del territorio, L’UNICA RICCHEZZA CHE CI RIMANE e che ancora potremmo lasciare ai nostri figli.

Non potevate? – forse perché eravate impegnati con la Borsa del Turismo di Milano, a reclamizzare le bellezze delle “Terre Medicee”? Tacendo naturalmente che VOLETE SVENDERE L’INTERO MUGELLO AGLI INTERESSI DELLE GRANDI SOCIETÀ DELL’ENERGIA!
Se siete stati Rivoli, a visitare una collinetta della periferia industriale di Verona, ospiti di AGSM, e vi siete fatti fotografare belli sorridenti come una squadra affiatata, perché NON CI AVETE PORTATO A VEDERE l’angosciante impianto del CARPINACCIO (a Firenzuola), a un’ora di macchina, che presenta le stesse caratteristiche del nostro, solo con le pale più piccole?  (Carpinaccio 80 m – progetto Vicchio Villore 140 m)

Per questo vostro silenzio, dei NOSTRI SINDACI, siamo arrabbiati, e abbiamo iniziato una raccolta di firme (fermata dal virus – appena possibile la riapriremo). NOI CITTADINI CHE VI ABBIAMO ELETTO E LA CUI VOLONTA’ AVETE GIURATO DI RAPPRESENTARE non vogliamo vedere la nostra bella valle ridotta a una PERIFERIA INDUSTRIALE, devastata da cantieri, elettrodotti, strade speciali e una selva di piloni d’acciaio alti cento metri, con la sicurezza che sdoganate quelle 8 pale ne seguiranno altre decine e decine, fino a saturare la finestra della Dorsale appenninica Mugellana.
MESI E MESI DI CANTIERI, ANNI DI LAVORI CHE PARALIZZERANNO LE NOSTRE STRADE!

CI DOVETE ASCOLTARE! L’Appennino non è ROBA VOSTRA! Voi passerete…. ma i danni rimarranno per decenni! Le fonti d’acqua che rischiano di sparire non torneranno (v. i danni della TAV), i crinali sbancati e le colate di cemento resteranno.

Per obbedire agli interessi degli speculatori state zitti – scaricate sulla Regione una responsabilità che è anche vostra, imbrogliando i vostri concittadini, svendendo il vostro territorio a una società di Verona che non ha avuto alcuno scrupolo nel presentarci soltanto la parte meno schifosa del progetto, MASCHERANDOSI DIETRO LA SCUSA DELLA CRISI ENERGETICA! – VOI COME NOI sapete benissimo che agli incontri non ci è stato raccontato tutto.  Diteci adesso quali sono queste fantastiche compensazioni ambientali? Una ciclabile fino a San Godenzo?!?!?! ALTRO CEMENTO?!?!

E non provatevi a dire che le associazioni ambientaliste sono favorevoli: noi ci abbiamo parlato e la verità è che le ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE SONO CONTRARIE: unica voce fuori dal coro è quella di Legambiente che ha accordi e canali preferenziali con AGSM.

Lo sapete, o fingete di non saperlo, che quando AGSM vanta le poche decine di migliaia di... famiglie (o di... persone?!) cui assicurerebbe la fornitura di corrente, dimentica di dire che l'energia elettrica delle utenze domestiche è circa un sesto del fabbisogno elettrico di un territorio? Sapete cioè che il "grosso" della domanda di energia elettrica (oltre l'80%) viene dall'industria, dall'artigianato, dal commercio, dalla ristorazione, dal terziario, penalizzati dal rincaro in bolletta per finanziare le FER?

POSSIAMO SOLO SPERARE CHE ABBIATE PRESO VISIONE DEI TANTI DOCUMENTI che dimostrano, dati alla mano, che QUESTO TIPO DI IMPIANTI NON RISOLVONO NEMMENO IN MINIMA PARTE LA DIFFICOLTÀ ENERGETICA DEL PAESE, e anzi, sottraggono risorse e finanze pubbliche che potrebbero essere investite per migliorare la qualità di vita di un territorio già provato e disagiato come il nostro.
Il CORONAVIRUS lo ha dimostrato a tutti: i soldi vengono spesi per armamenti e sovrastrutture inutili, non per il benessere e le necessità dei cittadini.

RISPONDETE, e cercate almeno di difendervi – Saremmo ben lieti di un incontro di confronto! – E poiché ogni assemblea è vietata sappiate che ci va benissimo una dichiarazione di voto scritta, una risposta sulla stampa locale e sui social su cui vi attendiamo inutilmente da tempo.

COMITATO PER LA TUTELA DEI CRINALI MUGELLANI

31 marzo, Dicomano – Vicchio