Riceviamo da Marco, amico e sostenitore della nostra lotta,
e volentieri pubblichiamo:
«A seguito dello shock che ho vissuto trovandomi sullo
schermo del computer quell'orrenda immagine, dopo aver firmato la petizione
AVAAZ a favore del "GREEN NEW DEAL", petizione che sembra stia
coinvolgendo centinaia di migliaia di persone, ho sentito il dovere di fare
alcune ricerche e approfondimenti sulla “genuinità” di questa iniziativa
diffusa a livello europeo o forse internazionale. Partiamo dal presupposto che
i poteri forti sono preoccupati di questo urgente e inevitabile cambiamento che
come civiltà dobbiamo attuare per quanto riguarda l'approvvigionamento
energetico da fonti fossili a fonti rinnovabili, nella speranza di riuscire a
sopravvivere ancora un po' su questo fantastico pianeta.
E' chiaro che i grandi poteri economici stanno cercando di
rendere il più indolore possibile l'allargamento ad altri soggetti il proprio
monopolio di fornitori globali di energia.
Ci sono sicuramente due grandi problemi: il primo è che il
sole è di tutti, il vento è di tutti, l'acqua è di tutti, la terra è di tutti.
Il secondo è che le tecnologie sono in mano a tanti professionisti con livelli
culturali medio alti. Queste persone pensano, studiano, approfondiscono,
costano e per fortuna non tutte sono d'accordo con i sistemi di potere!
Tutto
ciò significa che sono necessarie diverse strategie per rimanere in cima alla
piramide economica mondiale e governare il nuovo monopolio di produzione
energetica green.
L'immagine
che ha scatenato in me queste riflessioni potrebbe rappresentare la strategia
della bella favola!
In
primo piano e sullo sfondo in un'atmosfera accogliente e calda emerge un
fantastico panorama di pale eoliche industriali. Gli autori hanno sapientemente
inserito messaggi di tranquillità in un'atmosfera green che risultano in alcuni
casi anche subliminali, vedi rapace che vola alto nel cielo, vedi lavoratore
illuminato dai raggi del sole molto ben attrezzato e in "sicurezza",
vedi... se vogliamo tante altre sfumature.
Un’immagine
da FAVOLA, che ci racconta:
"NOI
vi facciamo felici con i NOSTRI, ma anche vostri, grandi impianti industriali
che salveranno il pianeta e vi daranno lavoro e dignità!”
Perché è una favola?
Sappiamo benissimo che un sistema di potere economico centrale non sarà mai in
grado di mantenere la sostenibilità del pianeta, ma abbiamo bisogno del
risveglio di una coscienza collettiva e sappiamo benissimo che le grandi lobby
economiche non sono affatto interessate alla nostra felicità. La storia dell'eolico
industriale in Italia in qualche modo ci ha già dato una risposta, ma le favole
piacciono a quasi tutti!
Lo
strumento AVAAZ è perfetto a questo scopo! Un portale di democrazia partecipata
ma che può essere incanalata e controllata. La propria adesione in tante
petizioni che ritieni "giuste" possono terminare con un messaggio
finale distorto che potresti anche non notare, ma che inconsapevolmente ti
pervade.
Che
fare? (E' anche un famoso romanzo di lotta sociale)
Magari creare
petizioni altrettanto significative sul vero concetto di energia partecipata.
Chiamare anche noi,
come cittadinanza attiva, i leader europei affinché siano finanziati progetti
locali di energia diffusa. Mostrare immagini con sistemi di reti energetiche
diffuse efficienti, condividere, supportare e riconoscere professionisti che si
impegnano per il bene di tutti e per l'unica possibile sostenibilità futura, la
nostra vera "favola" per una rete energetica cooperativa e una
comunità felice.
Grazie per le
iniziative che state portando avanti come Comitato per la Tutela dei Crinali
Mugellani e spero che questa breve riflessione possa essere di aiuto per altre
idee e azioni di lotta contro l'egemonia dei poteri forti.»
– Grazie Marco, non sei l'unico ad aver vissuto e a segnalarci questa brutta esperienza. Abbiamo contattato AVAAZ Italia chiedendo spiegazioni, e ci hanno anche risposto: che non era loro intenzione, e che in realtà vogliono valutare molto bene quali sono le condizioni dell'eolico eccetera. Peccato che ormai il pasticcio sia fatto, e che di rettifiche - se proprio sono così ingenui come dicono - non abbiamo visto nemmeno l'OMBRA.